SEDE DEL CORSO: Melito di Napoli
DURATA: 180 ore
FREQUENZA: 2 lezioni alla settimana
NUMERO MASSIMO PARTECIPANTI: minimo 5 - massimo 10
SCADENZA ISCRIZIONI: al raggiungimento del numero massimo di partecipanti
RATEIZZAZIONE: tutti i corsi CSF sono rateizzabili senza interessi per l’intera durata del corso
TITOLO: Qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale ed europeo
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Il Manutentore del verde predispone, sistema e manutiene/cura aree verdi, aiuole, parchi, alberature e giardini pubblici e privati. Cura la predisposizione del terreno ospitante, la messa a dimora delle piante sino alla realizzazione dell’impianto e alla successiva gestione, applicando le necessarie tecniche colturali e fitosanitarie; gestisce le manutenzioni ordinarie e straordinarie, la potatura delle principali specie ornamentali in osservanza anche delle “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile” (Vedi MATTM, 2017); applica la difesa fitosanitaria ai vegetali nei limiti delle leggi in vigore. E’ in grado di recuperare e di smaltire correttamente sfalci e potature. E’ in grado di fare un uso corretto delle attrezzature e dei macchinari specifici
Quando si parla di manutentore del verde, la prima domanda che viene in mente è: chi è? E soprattutto cosa fa?
Il manutentore del verde è colui che si occupa dell’allestimento, gestione e manutenzione delle aree a verde, parchi, giardini pubblici e privati. Sostanzialmente, nel gergo comune, è il giardiniere.
Ma anche la figura del giardiniere richiede oggi una preparazione teorica e tecnica che non può essere appresa solo sul campo. E che deve essere aggiornata in modo continuo per garantire anche all’utente, una vera professionalità con competenze reali e facilmente verificabili.
Per queste ragioni, le associazioni di categoria hanno spinto molto verso il riconoscimento di una figura professionale, con una preparazione di base riconosciuta legalmente. Dopo una lunga attesa, lo scorso febbraio è stato raggiunto un Accordo che ha definito il corso di formazione necessario per svolgere questa attività lavorativa.
Ed è così che è nato il corso di formazione per manutentore del verde. Un corso per formare un operatore che sia in grado di costruire, mantenere e curare le aree a verde, parchi e giardini.
Le competenze che deve avere il manutentore sono ben individuate:
Questa è sicuramente una figura con competenze tecnico – pratiche che non può sostituire gli altri addetti del settore, ma semmai affiancarli. Perchè una formazione più concreta e definita consente di ottenere migliori risultati.
Alle metodologie didattiche tradizionali, quali lezioni ed esercitazioni in aula, si affiancano forme di didattiche attiva, quali esercitazioni pratiche e simulazioni. Inoltre la seconda fase dell’intervento, prevista dopo aver fornito ai corsisti elementi basilari relativi al profilo professionale previsto in uscita prevede lo svolgimento dello stage in azienda. I corsisti, saranno opportunamente seguiti da un referente della struttura ospitante che garantirà una certa omogeneità tra la parte di formazione teorica e quella sul campo. Attraverso tale esperienza, i corsisti avranno la possibilità di sperimentare nella pratica alcune delle tecniche e delle nozioni acquisite durante la formazione d’aula, potranno partecipare alle attività di gestione e studiare il funzionamento di questo organismo. L’esperienza in azienda si configura dunque come necessario completamento della formazione.
Nel dettaglio le metodologie saranno:
Qualifica Regionale valida su tutto il territorio nazionale e in tutta la Comunità Europea e rientrante nel Repertorio dei Titoli e delle Qualificazioni Nazionali ed Europee
Ai fini dell’ammissione al corso di formazione per Manutentore del verde sono necessari i seguenti requisiti:
a) possesso di diploma di scuola secondaria di primo grado; b) 18 anni di età ovvero età inferiore purché in possesso di qualifica professionale triennale in assolvimento del diritto dovere all’istruzione e formazione professionale. Per coloro che hanno conseguito un titolo di studio all’estero occorre presentare una dichiarazione di valore o un documento equipollente/corrispondente che attesti il livello di scolarizzazione.
Per gli stranieri è inoltre indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana orale e scritta, che consenta di partecipare attivamente al percorso formativo. Tale conoscenza deve essere verificata attraverso un test di ingresso da conservare agli atti del soggetto formatore.
Fermo restando il compimento dei 18 anni di età, sono esentati dall’obbligo di frequenza del percorso formativo e dal relativo esame:
a) i soggetti in possesso di una qualificazione professionale regionale riconducibile alle ADA del QNQR1 richiamate in premessa e associate alla qualificazione di Manutentore del verde;
b) i soggetti in possesso di laurea, anche triennale, nelle discipline agrarie e forestali, ambientali e naturalistiche;
c) i soggetti in possesso di master post-universitario in temi legati alla gestione del verde e/o del paesaggio;
d) i soggetti in possesso di diploma di istruzione superiore di durata quinquennale in materia agraria e forestale;
e) gli iscritti negli ordini e collegi professionali del settore agrario e forestale;
f) i soggetti in possesso di una qualificazione pubblica di livello minimo 4 EQF, riconducibile alle ADA del QNQR richiamate in premessa ovvero nei settori scientifico disciplinari, relativi alle discipline agrarie e forestali;
g) i soggetti i possesso di qualifica di operatore agricolo e di diploma di tecnico agricolo rilasciati a seguito della frequenza dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP);
h) con riferimento alle imprese iscritte, alla data di entrata in vigore della legge 28 luglio 2016 n. 154, al Registro delle Imprese della CCIAA (cod. ATECO 81.30.00), anche come codice secondario, le seguenti figure:
- il titolare
- il socio con partecipazione di puro lavoro
- il coadiuvante
– il dipendente
- il collaboratore familiare dell’impresa
Per queste figure occorre dimostrare un’esperienza almeno biennale, maturata alla data di stipula del presente accordo, attraverso specifica documentazione da presentare agli organismi preposti all’iscrizione al Registro delle Imprese della CCIAA o agli Albi delle imprese artigiane.
La richiesta, corredata dalla relativa documentazione, deve essere presentata entro 24 mesi dalla data di stipula del presente accordo. L’esperienza biennale può essere dimostrata anche attraverso 1’apprendistato, purché esso abbia avuto durata pari o superiore all’anno e sia stato completamente svolto.
Qualunque sia la durata, l’apprendistato svolto è equiparato ad un anno di esperienza lavorativa.
i) i soggetti che acquisiscono la qualificazione professionale regionale in esito a percorsi formativi autorizzati e riconosciuti ai sensi dell’Accordo in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome dell’8 giugno 2017, fino alla data di stipula del presente accordo. Sono fatte salve le disposizioni delle Regioni e Province Autonome di Trento e di Bolzano inerenti le procedure di individuazione, validazione e certificazione delle competenze acquisite ai sensi del decreto legislativo n. 13 del 16 gennaio 2013, ovvero le procedure di riconoscimento dei crediti formativi, che consentono di ridurre, in tutto o in parte, la durata dei percorsi formativi e del relativo esame limitatamente alla specifica situazione del singolo individuo.
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